09 Dic La figura del responsabile tecnico nel passaggio da logica di prodotto a logica di progetto: intervista a Emilio Colombo
Socio fondatore di Systema, da sempre alla guida del reparto tecnico. Lui è Emilio Colombo e attraverso questa intervista ci racconta la trasformazione del comparto tecnico in questi 25 anni di attività.
L’INTERVISTA
In questo periodo di forte cambiamento quali sono le principali skills che vengono richieste al reparto tecnico di un’azienda impegnata ad aiutare i suoi clienti verso la transizione al digitale?
“Al di là del fatto che mi sento un po’ strano nello scrivere queste righe, quasi a disagio… Credo sia importante una breve premessa.
Il comparto tecnico Systema è un insieme di due anime : una storica, nata con la fondazione di Systema (o quasi), ed una più giovane, entrata a far parte della nostra realtà in tempi relativamente recenti.
Questi sono i due volti del mondo tecnico Systema. L’anima più giovane ha preso forma “a distanza” (termine oggi quanto mai attuale), plasmata come meglio non sarebbe stato possibile da una persona (sì, “persona”, perché figura o risorsa o qualsiasi altro termine non rende giustizia) con cui in passato avevamo già avuto l’occasione di fare un pezzettino di strada assieme, anche se in forma diversa.
Entrambe sono il cuore pulsante delle attività tecniche di Systema per i propri clienti.
I clienti sono il “focus”: l’attenzione alle problematiche che quotidianamente ci vengono sottoposte è il fondamento di un rapporto di collaborazione e di crescita vicendevole.
Il comparto tecnico è chiamato a rivestire un ruolo che va oltre la puntuale competenza tecnica, sebbene essa costituisca la base della professionalità individuale di ognuno di noi. Ma arriviamo al dunque : quali gli skills per il reparto tecnico ?
Quelle che vengono comunemente chiamate hard-skills, competenze oggettive e misurabili, si rivelano essere non più sufficienti.
Diventano sempre più importanti quelle caratteristiche che vanno sotto il cappello soft-skills, capacità relazionali e comportamentali che integrano e completano il profilo di ciascuno di noi : essere autonomi nel proprio lavoro, sapersi organizzare, puntualità e precisione, saper lavorare in team, saper comunicare,……e chi più ne ha più ne metta.
Non credo sia azzardato affermare che le seconde abbiano ormai superato le prime. La passione in quello che si fa, il riuscire sempre a mettersi in gioco per esplorare nuove strade, posizionare l’asticella sempre un po’ più in alto per riuscire a superarla : sono questi gli stimoli che devono spingerci a fare sempre meglio, soprattutto per noi che abbiamo voluto fare (non ce l’ha prescritto il medico, è stata una nostra scelta) del mondo della tecnologia informatica il nostro lavoro (e forse anche la nostra passione).
Sempre più spesso ci accorgiamo che i clienti cercano competenza e professionalità, e questo è innegabile. Ma chiedono molto di più : figure di cui fidarsi e a cui affidarsi, che siano il riflesso dell’azienda che rappresentano, per mettere in atto un percorso di integrazione e raggiungimento di obiettivi comuni.”
Il nostro lavoro è in trasformazione: quanto è importante i livello di collaborazione tra i membri del tuo team e quanto con tutto il resto dell’azienda – in primis il reparto vendite-?
“In effetti il primo punto di contatto (forse quello più critico) è con il comparto interno delle vendite.
Il periodo storico particolare che stiamo vivendo ci sta facendo capire in modo molto diretto che il “lavoro” così come lo conoscevamo fino a ieri, sta cambiando radicalmente. Sta cambiando dal punto di vista della vendita, e a maggior ragione dal punto di vista tecnico-operativo.
Quello che fino soltanto un anno fa sembrava lontanissimo, ora è diventato quasi abitudine.
Mai come oggi la sottile linea rossa che separa commerciale e tecnico è diventata quanto mai labile, quasi impalpabile.
All’interno di una organizzazione, qualunque essa sia, nessuno può considerarsi un’isola in grado di auto-sostenersi, limitando la propria attività al perimetro delle competenze individuali. Siamo tutti parte di uno stesso ecosistema: il lavoro di ognuno impatta – positivamente o negativamente – sull’attività del collega della scrivania accanto e può determinare il successo o l’insuccesso di un progetto, la soddisfazione o l’insoddisfazione dell’intero team di lavoro, ed in ultima istanza la soddisfazione o l’insoddisfazione di un cliente.
Condizione, credo, nella quale ognuno ha avuto la fortuna o la sfortuna (dipende dall’esito…) di trovarsi.
Chiunque vorrebbe ovviamente fare sempre i conti con il primo dei due scenari, quello che comporta soddisfazione e conseguente gratificazione personale. Ma in ogni caso entrambi entrano di diritto a far parte del nostro bagaglio di lesson-learned, esperienze vissute che devono diventare elementi attivi per il futuro e non solo alla stregua di immagini statiche da archiviare e conservare.
La condivisione di esperienze e la collaborazione in un team ci insegnano in modo tangibile che sono queste le strade che guidano verso il successo.”
Logica di progetto Vs logica di prodotto: possiamo sintetizzare in questo assunto la trasformazione di Systema verso un nuovo modo di approcciare il mercato?
“Credo che Systema non abbia mai fatto mistero della propria atipicità. Un orientamento sempre più chiaro ed evidente, rivolto ad un approccio legato alla progettualità, che va oltre il prodotto. Il prodotto diventa solo il tramite, il progetto ed il suo successo è l’obiettivo finale.
La definizione chiara di un percorso atto a soddisfare le esigenze di un cliente è il passo fondamentale. Systema si è sempre impegnata per non limitarsi a circoscrivere la soluzione ad una esigenza, semplicisticamente identificando un software, un modulo, una personalizzazione ad-hoc.
L’indole ed il background aziendale che deriva dai 25 anni della nostra storia ci spinge a muoverci analizzando le problematiche dei nostri clienti prima di parlare di soluzioni, ad ascoltare prima di proporre.
L’analisi, la valutazione dei rischi, l’organizzazione di un team di lavoro, la pianificazione, lo studio degli impatti di integrazioni con altri sistemi, il controllo delle varie fasi di un progetto sono alcuni degli elementi che Systema ha da sempre privilegiato.
Le realtà nelle quali abbiamo costantemente operato in tutti questi anni ci hanno aiutato a comprendere meglio queste dinamiche, a passare da logiche “artigianali” ad un approccio più industrializzato, ed oggi riteniamo di essere in grado di tradurle nella pratica in maniera organica e strutturata.
Una cosa è certa, anzi due :
– lo sforzo organizzativo che c’è dietro le quinte di un progetto non è banale.
– per fare centro, serve il contributo e lo sforzo di tutti e di ciascuno, nessuno escluso, a qualunque livello.
Se chiudo gli occhi e ritorno col pensiero a quel Novembre 1995, mi rendo conto che Systema ne ha fatta di strada!
Tanti i momenti, belli e meno belli, non può essere altrimenti nella storia di una azienda e più in generale nella vita di ognuno di noi.
Quello che il futuro avrà in serbo per Systema dipenderà solo ed esclusivamente dal nostro gruppo, da tutti noi, sarà il nostro impegno ed il nostro contributo che ci permetterà di raffigurarlo così come ce lo immaginiamo.”