06 Nov I modelli di condivisione dei progetti possono avere validità anche nel settore manifatturiero? Intervista a Marco Vinciguerra
L’intervista di oggi vede protagonista Marco Vinciguerra – BIM Manager & Software Developer – parte attiva del nostro BIM Team. Marco è impegnato in progetti di consulenza sia nel settore Manufacturing che in ambito Civile: ci racconta – dal suo punto di vista -similitudini e differenze di questi due mondi.
L’INTERVISTA
Come consulente e analista di progetti, hai spaziato in più settori dal Civile al Manifatturiero: quali tratti comuni hai riscontrato e quali invece le differenze più marcate?
“Se vogliamo parlare in senso lato i due settori sono molto simili: l’obiettivo di entrambi è l’ideazione, la progettazione e la realizzazione di un oggetto. La differenza più marcata è che spesso in ambito Manufacturing tutto l’iter viene gestito all’interno della stessa azienda per cui la progettazione è finalizzata alla creazione in loco – spesso per la produzione in serie – e la standardizzazione delle informazioni è più semplice dato che gli attori del processo sono di meno e “interni”. Nell’Opera Civile, invece, si lavora quasi sempre per la creazione di progetti unici e che, di volta in volta, vedono collaborare imprese diverse. Questo pone numerosi problemi di uniformità del dato nelle varie fasi e tra i vari attori. Inoltre se noi guardiamo allo sviluppo tecnologico del settore Manufacturing negli ultimi decenni – soprattutto per quel che riguarda la progettazione – possiamo facilmente notare le similitudini con quello che sta avvenendo in ambito Civile con l’adozione del BIM”.
Nel tuo percorso professionale, hai avuto modo di contribuire in modo significativo a sviluppare piattaforme cloud anche per le aziende manifatturiere: esistono a tuo modo di vedere dei denominatori comuni per i due settori in questo ambito tecnologico specifico?
“Il denominatore comune di entrambi i settori è sicuramente l’organizzazione del dato e la sua disponibilità all’esterno dell’ufficio tecnico. Il primo fattore consente di migliorare la produttività, evitando la dispersione delle informazioni e la duplicazione dei dati, mentre il secondo permette sia la collaborazione di più attori del processo, sia una visibilità maggiore di quelli che sono gli asset dell’azienda. Al giorno d’oggi è importante integrare più tecnologie per permettere che i vari settori dell’azienda, penso ad esempio al marketing e all’ufficio tecnico, comunichino tra loro e all’esterno utilizzando gli stessi dati, solo “vestiti” in modo diverso in funzione dell’obiettivo specifico.”
Quanto pensi che sia importante oggi avere una proposta tecnologica proprietaria in modo da poter modellare le esigenze del cliente?
“In questi anni di consulenza mi sono reso conto che la maggior parte dei clienti non riescono a trovare sul mercato una risposta completa a quelle che sono le proprie esigenze specifiche. Sono costretti a mettere insieme più soluzioni tecnologiche diverse che non si parlano tra loro. Questo porta ad una duplicazione delle informazioni e ad una coerenza dei dati che è di difficile controllo. Avere un’unica soluzione tecnologica modellata sulle proprie esigenze diventa a mio avviso imprescindibile nell’organizzazione di un’azienda moderna.”.
Quali sono le caratteristiche che vengono richieste ad una soluzione tecnologica in fase di sviluppo? E come si approccia Systema?
“Penso che la caratteristica principale di una soluzione tecnologica efficiente sia la scalabilità. Non si può pensare che un prodotto possa venire incontro subito a tutte le esigenze dell’azienda. È necessario definire una lista ordinata per priorità, costruendo una soluzione che risponda alle più importanti, mantenendo però una flessibilità tale da permettere l’aggiunta in modo omogeneo di nuove parti che rispondano man mano a tutte le necessità. Io credo che il valore aggiunto che Systema può offrire ai suoi clienti sia quello di avere un team composto da consulenti che conoscono molto bene non solo la tecnologia, ma anche i processi, e da sviluppatori in grado di trasferire queste conoscenze utilizzando diverse tecnologie.”