06 Feb Da palazzo storico a smart building grazie al BIM: il caso HFB Group
Abbiamo già affrontato più volte l’argomento del BIM (Building Information Modelling) mettendo in luce i vantaggi e i benefici che apporta.
Vediamo oggi in che modo, grazie all’utilizzo del processo BIM, è stato possibile trasformare un edificio storico in un vero e proprio smart building. E’ successo nei Paesi Bassi ad opera di HFB Group, una “BIM Agency” olandese che offre servizi in ambito Building Information Modelling a 360°.
“I committenti di un progetto BIM vogliono continuare ad utilizzare la metodologia anche per i progetti successivi” afferma Sharif Ben Chamach, direttore aggiunto della società, “Il BIM ci permette di progettare e costruire opere di una qualità superiore, in minor tempo e con meno costi. Ma per i committenti i benefici sono da vedere a lungo raggio, nel momento in cui i sistemi connessi digitalmente e l’automatizzazione delle operazioni permettono performance migliori e minori costi di manutenzione“
Aggiornare un palazzo storico all’era delle connessioni
Entusiasta per alcuni progetti precedenti, la Corona olandese ha voluto l’utilizzo del BIM per la ristrutturazione e l’espansione del Palazzo Het Loo. Il BIM ha potutoaccelerare il processo di progettazione e costruzione del palazzo, una volta residenza della famiglia Reale, ora sede di un museo. Ha permesso inoltre di semplificare l’installazione di alcuni smart device, come un sistema di controllo della temperatura, aprendo la strada per un maggiore comfort per i frequentatori dei musei e costi più bassi per la manutenzione dell’edificio.
Dato che il palazzo è stato costruito nel 1684, non esistevano i disegni originali su cui lavorare: grazie all’utilizzo del laserscanner sia per gli interni che per l’esterno dell’ edificio, HFB ha potuto, attraverso nuvola di punti generata, creare il modello BIM in 3D. Durante la fase di progettazione si è potuto sfruttare il modello BIM per visualizzare la fase di costruzione in maniera virtuale, accorciare i tempi per la clash detection e per la consegna dei disegni delle terze parti.
Il BIM permette una progettazione ed una costruzione collaborativa
Sul campo, l’utilizzo del BIM ha permesso ai membri del team di essere connessi, collaborare e lavorare in maniera più rapida. Dato che si trattava di un edificio antico corredato da pochissima documentazione, è stato necessario inserire all’interno del modello intelligente le informazioni relative agli elementi costruttivi preesistenti, inclusi i materiali dei pavimenti, delle pareti e dei soffitti.
Facendo questa operazione è stato possibile collegare l’intero palazzo posizionando dei sensori e dei sistemi smart: il modello intelligente è diventato, quindi, un unica fonte di informazione sull’edificio e sui suoi componenti.
Collegare il presente e il futuro con il BIM
Durante la fase di progettazione relativa al palazzo, HFB ha potuto risparmiare settimane di lavoro rispetto alla pianificazione solo ed esclusivamente grazie all’utilizzo del processo Building Information Modelling. Per tracciare le informazioni relative alle 600 stanze del palazzo veniva utilizzato in precedenza un foglio elettronico Excel. Con l’introduzione del BIM tutte le informazioni utili sono state inserite all’interno del modello intelligente. In più, grazie all’installazione di nuovi device smart, l’edificio offrirà performance migliori con meno costi di manutenzione.
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