28 Gen Il reale valore dell’Industrial Internet of Things per il cliente finale
In un articolo di qualche tempo fa abbiamo parlato di Internet of Things (IoT) e della rivoluzione che sta portando – assieme ad altri fenomeni come i “Big Data” e la “Digital Disruption” – a livello globale.
Se volessimo entrare ancora più nello specifico sull’argomento, possiamo identificare “tre categorie” applicabili ai sistemi IoT:
- CONSUMER: sono i sistemi che mettono in collegamento tutto ciò che acquistiamo per uso personale, come ad esempio device elettronici (smartphone, tablet, apparecchiature per il fitness etc..) o i sistemi di sicurezza/antifurto e di domotica per la casa. L’obiettivo è quello di migliorare gli oggetti che utilizziamo quotidianamente e di rimando migliorarci la vita.
- INDUSTRIAL: riguardano tutto ciò che non è definito “consumer”, ossia quelle apparecchiature normalmente acquistate dalle aziende (B2B) per la produzione/erogazione dei propri prodotti/servizi. In questa categoria possiamo includere, ad esempio, tutto ciò che è incluso nell’ Industrial Machinery (macchine/impianti per le più disparate lavorazioni), l’equipaggiamento per i trasporti (automobili, aeroplani, treni…) o per l’health care, oppure sistemi ancora più grandi come gli smartbuilding e le smart cities. Obiettivo: migliorare le prestazioni del prodotto/servizio che si vende, offrendo servizi aggiuntivi.
- MANUFACTURING: i “Manufacturing IoT System” sono in realtà una sottocategoria degli “Industrial IoT System”. Ci riferiamo a tutto ciò che possiamo trovare in una fabbrica (dal capannone, al magazzino, ai robot per la produzione etc…). In questo caso i macchinari e i software sono connessi con l’obiettivo di ottimizzare le prestazioni della produzione, sincronizzare le operazioni automatizzate, migliorare la supply chain e le operazioni di magazzino con valutazioni in tempo reale, creando così una “Smart Manufacturing” o “Smart Factory” e centrando l’obiettivo principale della cosiddetta Industry 4.0.
Fatte le debite premesse, focalizziamoci sull’Industrial Internet of Things e sul perchè un’azienda dovrebbe adottarlo per i suoi prodotti. Detto in altre parole: esistono dei reali vantaggi per il cliente finale, tali da pensare ad un investimento nell’IoT?
Una cosa è certa: una volta introdotto l’IoT, sia i produttori che le terze parti possono generare maggior valore per il cliente che oltre all’acquisto del prodotto, potrà usufruire di un’ampia gamma di soluzioni e servizi.
Vediamone alcuni esempi più nel dettaglio:
- UNA APP PER MONITORARE e CONTROLLARE: una volta che il prodotto è connesso, il cliente può – attraverso delle applicazioni software – controllare e monitorare le prestazioni del prodotto anche da remoto. L’azienda produttrice può anche fornire delle API (Application Programming Interfaces) per permettere alle terze parti di sviluppare ulteriori connessioni per il prodotto. In questo modo il valore del prodotto aumenta non solo in termini di nuove funzionalità, ma anche grazie a delle nuove modalità di iterazione.
- UPGRADE DEL PRODOTTO: perchè non rendere disponibile l’upgrade automatico del prodotto venduto direttamente attraverso il software e non più tramite la sostituzione del prodotto stesso? L’esempio più lampante è Tesla.
- FORNITURA DI SERVIZI A CORREDO: non solo un prodotto, ma un prodotto + dei servizi. Questi servizi derivano dall’immensa mole di dati generati e combinati con le tecniche di data analysis. E’ ovvio che il cliente ne trarrà dei benefici e il produttore un vantaggio competitivo: attraverso il monitoring e l’analisi dei dati generati chi produce sarà in grado di utilizzare l’esistente per migliorare le prestazioni future del proprio prodotto. Questa opportunità è estremamente importante, ad esempio, per la manutenzione del prodotto: è possibile prevedere il malfunzionamento di un pezzo e programmarne il rimpiazzo, prima che la macchina smetta di funzionare, con un netto risparmio di tempo e denaro (MANUTENZIONE PREDITTIVA). Questo tipo di servizio è applicabile ad un singolo prodotto così come ad un impianto formato da device collegati fra di loro. Monitorare il singolo prodotto per migliorare le prestazioni dell’intero processo.
Alla luce di quanto detto sopra, è chiaro si sta delineando la nascita di un nuovo modello di Business per i produttori: dal prodotto, al servizio. Il cliente non pagherà più per l’acquisto, ad esempio, di un macchinario per poi acquistare i ricambi delle parti quando usurate, ma pagherà per il servizio di manutenzione: il produttore, attraverso il monitoring delle prestazioni della macchina venduta, potrà prevedere e programmare la manutenzione del prodotto prima del blocco, facendo risparmiare al cliente il fermo macchina causato dalle riparazioni. Inoltre il produttore che si assume la responsabilità di eventuali guasti, sarà più portato a progettare e costruire dei prodotti più affidabili e migliori. In quest’ottica il cliente acquisterà “l’abbonamento” al prodotto+servizio.
Si stima, inoltre, che entro il 2020 l’Industrial IoT costituirà il 16% del PIL globale e i produttori investiranno tra i 500Mld e 1trilione di dollari in IoT.
Articoli originali:
http://lineshapespace.com/industrial-internet-of-things-value/
http://lineshapespace.com/industrial-internet-of-things-iot-terms/